Premio Ofelia a Silvana Paratore

Alla messinese Silvana Paratore il Premio Ofelia 2023  

Legale esperta di politiche sociali e già Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, 
premiata come personalità che si è distinta per meriti professionali, umani ed associativi.
È stato conferito alla messinese Silvana Paratore, legale esperta di politiche sociali e già Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il Premio Ofelia 2023: riconoscimento promosso dall’Associazione Ristoworld Italy, che ogni anno viene assegnato a personalità che si sono distinte per meriti professionali, umani ed associativi.
La cerimonia di premiazione nelle sale nobili di Palazzo Salleo a Sinagra è stata condotta da Marcello Proietto di Silvestro, past president di Ristoworld Italia alla presenza dell'assessore comunale alla cultura Marzia Mancuso e della presidente della Proloco di Sinagra Vincenza Mola. 
Nella motivazione del premio si legge: «Al Cavaliere Avvocato Silvana Paratore per le altissime benemerenze acquisite nell' espletamento di attività filantropiche, umanitarie e sociali con una instancabile attività solidale sul territorio nazionale». 
«Desidero ringraziare e congratularmi con Silvana Paratore - ha commentato Marcello Proietto di Silvestro, procedendo a nome del Consiglio Direttivo alla consegna del Premio Ofelia - esprimendo un grazie per il suo impegno quotidiano nel sociale, divenuto esempio di eccellenza e inventiva della Sicilia e dell’Italia».  
Parole di elogio anche da parte della presidente della Proloco Enza Mola che ha ricordato le doti professionali di competenze che si aggiungono alle qualità umane di affidabilità, bontà e cortesia dell'avvocato Paratore e dell’assessore Marzia Mancuso che ha affermato come «nel conferimento del prestigioso riconoscimento alla Paratore, molto nota sul territorio siciliano e nazionale si vuole sottolineare il valore della persona e della professionista impegnata concretamente al servizio della comunità, affinché le esigenze e le aspettative della gente non restino inascoltate».
Share by: