
UNITI PER DIFENDERSI DALLA VIOLENZA
“CONTRA” & COISP: L'IMPEGNO PER LA SICUREZZA
Formazione, educazione e rete di protezione per contrastare aggressioni e disagio sociale guardando alle categorie professionali a rischio come gli operatori sanitari e gli studenti
Palermo si conferma come vera e propria fucina di idee e progetti concreti da mettere in campo per contrastare il fenomeno della violenza nella nostra società che assume ormai, purtroppo, i caratteri della quotidianità.
Nel capoluogo siciliano ha preso il via, infatti, una importante iniziativa dedicata alla lotta contro la violenza, presentata nel corso del partecipato convegno "Dalla violenza ci si può difendere". L'evento, tenutosi nei giorni scorsi presso la storica Ex Real Fonderia alla Cala, ha registrato una grande partecipazione e ha rappresentato un significativo momento di confronto e riflessione su un fenomeno complesso e dalle molteplici sfaccettature.
L'iniziativa è stata organizzata dall'Associazione Contra, Contro tutte le mafie, con in prima persona la vicepresidente nazionale Linda Moceri, in collaborazione con il COISP (sindacato della Polizia di Stato).
All’evento, moderato dal giornalista e conduttore televisivo Claudio Di Gesù, erano presenti numerose personalità istituzionali e professionisti: Nuccia Albano, assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro; Mimmo Turano, assessore regionale dell’Istruzione; Andrea Messina, assessore delle Autonomie Locali; Salvo Imperiale, presidente della IV Commissione Solidarietà Sociali; Maurizio Senise, segretario generale regionale COISP Sicilia; Valeria Grasso, presidente nazionale di Contra (in collegamento remoto); Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali; e molti altri esperti in psicologia, filosofia, diritto, arti marziali e rappresentanti delle reti antiviolenza.
Nel corso dei lavori, l'associazione "Contra" e il sindacato di polizia COISP hanno annunciato l'organizzazione a Palermo di un programma di corsi gratuiti di difesa personale. Questi corsi verranno tenuti da istruttori del COISP con il supporto di un'équipe di psicologi, e saranno destinati non solo alle persone vittime di violenza, ma anche a categorie professionali a rischio come gli operatori sanitari e gli studenti.
Durante il convegno, Valeria Grasso, testimone di giustizia e presidente nazionale dell'Associazione Contra, ha voluto proporre il suo contributo tramite un collegamento telefonico, pur non potendo essere presente di persona a causa di un serio problema di salute.
La Grasso ha ringraziato Linda Moceri, definendola una "donna speciale con una grande forza e determinazione" e ringraziandola per il suo supporto durante una "tremenda bufera mediatica 'strategica', pilotata da qualcuno dietro le quinte," che ha travolto la sua vita.
Ha raccontato di aver subito una "violenza psicologica tremenda" dopo aver denunciato la mafia e servito lo Stato con impegno sulla legalità. Ribadendo che "la verità vince sempre," ha sottolineato l'importanza di non lasciare mai sole le vittime e ha ritenuto il progetto "fondamentale e di grande spessore", confermando il suo continuo sostegno a Linda Moceri.
Le aggressioni al personale sanitario sono un problema in crescita in Italia. Nel 2024, il numero di aggressioni ha superato i 18.000 casi, coinvolgendo circa 22.000 operatori, con una crescita del 15% rispetto al 2023. La maggior parte degli aggressori sono pazienti o familiari, e la violenza può essere fisica o verbale.
Dati e statistiche
Il numero di aggressioni al personale sanitario è in aumento, con un incremento del 15% nel 2024 rispetto al 2023.
Nel 2024, sono state coinvolte circa 22.000 persone in episodi di aggressione, anche se un singolo episodio può colpire più persone.
La violenza può essere fisica (spinte, graffi, pugni) o verbale (minacce, insulti).
La maggior parte degli aggressori sono pazienti o familiari.
Le donne rappresentano il 60% delle vittime di aggressione, e gli infermieri dell'emergenza-urgenza sono particolarmente a rischio.
Solo il 28% delle vittime denuncia l'aggressione.
Le aggressioni hanno conseguenze negative per il personale sanitario, come stress fisico e psicologico, disturbi del sonno e riduzione dell'attenzione.
Il pensiero di Linda Moceri
Ha dichiarato che l'iniziativa nasce con l'intento primario di contribuire a prevenire il fenomeno della violenza, incrementando le strategie politiche mirate all'educazione, alla sensibilizzazione e al rispetto nella vita privata e pubblica, per far fronte ai numerosi atti di violenza perpetrati.
«Penso sia importante – ha commentato quest’ultima, instancabile anima organizzativa dell’evemto – prendere posizione concretamente in questo momento che assume caratteri emergenziali e preoccupanti su tutto il territorio nazionale. Ecco perché il progetto che abbiamo presentato si configura come un modello di alleanza solidale e integrata, capace di costruire comunità più sicure e consapevoli, dove la tutela dei più fragili diventa una priorità condivisa. Donne, uomini, bambini, anziani: nessuno è completamente al riparo. Tuttavia – spiega Linda Moceri – è importante affermare un concetto fondamentale: dalla violenza ci si può difendere. Non è un destino inevitabile, né una colpa da portare. È un problema sociale e culturale che può e deve essere affrontato con strumenti adeguati. Educazione, consapevolezza, rete di supporto. Difendersi dalla violenza inizia dall’educazione: imparare a riconoscere i segnali, ad assegnare un nome ai comportamenti tossici, a stabilire confini chiari. Le scuole, le famiglie e i media hanno un ruolo cruciale nell’insegnare il rispetto, l’empatia e la gestione sana delle emozioni. Fondamentale è anche la consapevolezza dei propri diritti».
Numeri sconfortanti
L'allarme sulla crescente aggressività è stato lanciato anche da Maurizio Senise, Segretario Regionale del COISP.
Senise ha evidenziato le «vere e proprie aggressioni a danno del personale sanitario, delle forze dell'ordine», riportando numeri "agghiaccianti". «Quasi 26.000 solo nel 2024, un aumento del 33% rispetto al 2023. Aggredire chi sta facendo il proprio dovere per salvare vite è un atto ignobile».
A fronte di questo scenario, Senise ha ribadito l'impegno del sindacato: «Oggi siamo qui come sindacato di polizia, per iniziare un percorso insieme, mettendo a disposizione un nostro collega, nonché dirigente sindacale, che negli incontri che seguiranno impartirà prime nozioni di difesa personale, perché il motto della Polizia di Stato è esserci sempre' e noi siamo sempre e comunque presenti».
L'organizzazione di questi corsi di difesa personale rappresenta quindi una risposta concreta alla necessità di fornire strumenti pratici e supporto psicologico a chi si trova ad affrontare situazioni di violenza, rafforzando il messaggio che dalla violenza è possibile difendersi.
Normativa e misure
Decreto legge 137/2024 Il Governo ha introdotto un decreto per inasprire le pene per chi compie atti di violenza o danneggiamento in strutture sanitarie, prevedendo fino a 5 anni di reclusione e multe fino a 10.000 euro.
Arresto obbligatorio È stato introdotto l'arresto obbligatorio in flagranza in caso di lesioni personali a personale sanitario.
Videosorveglianza Sono state introdotte nuove linee guida per la videosorveglianza nelle strutture sanitarie.
Prevenzione È importante implementare misure di prevenzione per ridurre le aggressioni, come la formazione del personale, la segnalazione di episodi di violenza e la collaborazione con le forze dell'ordine.
Marcello Proietto di Silvestro