I Cappelli dell'Espresso

ECCO I CAPPELLI DELL'ESPRESSO

Presentata a Firenze la nuova edizione de I Ristoranti e i Vini d'Italia. Conferme, novità e premi speciali. Tre new entry nel Gotha degli chef 

Dieci, il numero della fantasia nel calcio, della creatività, del genio. E dieci sono i "numeri 10" della cucina italiana secondo secondo la guida 'I ristoranti e i vini d'Italia 2020' de L'Espresso, presentata a Firenze. 
Ad aggiudicarsi il massimo punteggio, ovvero i cinque cappelli, sono stati, tra il Nord e il Centro Italia: Casadonna Reale di Castel di Sangro, St. Hubertus di San Cassiano, Le Calandre di Rubano, Lido 84 di Gardone Riviera, Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba, Uliassi di Senigallia, e tre new entry, Seta del Mandarin di Milano, Madonnina del Pescatore di Senigallia e Villa Feltrinelli di Gargnano. 
«Nella guida - ha detto il direttore delle guide de L'Espresso Enzo Vizzari - ci sono tante conferme eccellenti ma poche novità nella fascia media. I bravi sono sempre più bravi ma fenomeni emergenti con forza di irrompere al vertice se ne vedono sempre meno». 
Alcune delle novità ci sono anche nella fascia dorata, la Hall of Fame dei Cappelli d'oro inaugurata per il 40esimo anniversario della guida, in occasione dell'edizione 2018. In questo caso "imprimono le mani" nel cemento della ristorazione Da Vittorio di Brusaporto e La Pergola del Rome Cavalieri a Roma. 
Tra i premi speciali, la Cantina dell'anno arriva in Campania, con il premio al lavoro di uno dei fratelli Sposito alla Taverna Estia di Brusciano, il Pranzo dell'anno al Lido 84 e il Piatto dell'anno va all'Osteria Francescana. 
Premi anche per gli emergenti, Giovane dell'anno è Paolo Griffa del Grand Hotel Royal golf-Petit Royal, mentre il pizzaiolo emergente per il 2020 secondo gli ispettori è Valentino Tafuri della pizzeria Tre voglie a Battipaglia.
Ultimi ma non ultimi, la cuoca dell'anno, il ristorante più ecosostenibile e il premio alla carriera. Rispettivamente: Alessandra Del Favero di Aga Hotel Villa Trieste di San Vito di Cadore, il Joia di Milano e Tonino Mellino de I quattro passi di Nerano. 

IN SICILIA
 
Sono 41 i ristoranti siciliani premiati con i ‘cappelli’, i riconoscimenti assegnati dalla guida ai ristoranti e i vini d’Italia 2020 edita da L’Espresso e presentata oggi a Firenze.
Due soli i locali ai quali sono stati dati 4 cappelli su un totale di 5: il Duomo a Ragusa Ibla e La Madia a Licata (Ag).
A ricevere tre cappelli la Locanda Don Serafino a Ragusa, Accursio a Modica, I Pupi a Bagheria (Pa) e The Ashbee Hotel St. George a Taormina (Me). 
Due cappelli a: Hotel Villa Carlotta – La Fenice, Belmond Grand Hotel Timeo – Otto Geleng, La Capinera, Bye Bye Blues, Hotel Capofaro – Malvasia Resort, Hotel Signum, Hotel Relais Briuccia – Capitolo Primo, Hotel Therasia Resort – Il Cappero e Vota Vota.
Un cappello, infine a: L’oste e il Sacrestano, Fattoria delle Torri, Taverna Migliore, Hotel Belmond Villa Sant’Andrea – Oliviero, Villa Antonio, Gagini, Hotel Villa Igiea – Cuvèe du Jour, Osteria dei Vespri, Palazzo Branciforte, Al Fogher, Boutique Resort Donna Carmela – La cucina di Donna Carmela, Hotel Zash, Vicari, Hotel Antica Filanda, Hotel Villa Neri – Le Dodici Fontane, Shalai, Hycesia Isola di Panarea, Il Bavaglino, La Foresteria – Planeta, Locanda Gulfi, Modì, Sapio, Serisso 47, Terrazza Costantino, Coria e Crocifisso.

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